Il prezzo delle EUA cresce del 96%
I’l prezzo delle quote di emissione EUA vola da € 7,74 all’inizio dell’anno fino a oltre € 15 nei primi giorni di giugno (dati SendeCO2). Un incremento del valore pari al 96% che può avere molteplici ragioni.
Come noto, il sistema ETS istituito dalla Direttiva 2003/87/CE ha introdotto questo strumento di mercato per limitare le emissioni di gas climalteranti, in primis la CO2. Le varie revisioni della Direttiva hanno aggiornato gli obiettivi di riduzione fino a stabilire il traguardo della riduzione delle emissioni di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990 da raggiungere entro il 2030.
Andamento del prezzo dell'EUA nel 2018
Anche l’andamento del prezzo alle aste della piattaforma EEX conferma il trend in crescita dell’EUA, che registra un prezzo di vendita di € 14,62 all’asta del 15 giugno 2018 (vedi l’immagine nel riquadro in alto).
La prima interpretazione, quella più immediata, del trend crescente farebbe intuire che l’azione delle norme stabilizzatrici e della riduzione delle quote siano producendo il voluto effetto di aumentare il prezzo dell’EUA, ma potrebbe essere anche un fisiologico rialzo in attesa della conclusione della fase III che potrebbe poi concludersi con un netto tracollo dei prezzo come è stato per la Fase I e la Fase II.
Per certo, le politiche comunitarie confermano la validità del sistema ETS anche per il futuro; la nuova Direttiva 2018/410/UE per il periodo 2021-2030 prevede una riduzione delle emissioni dei settori ETS del 43% rispetto al 2005, con fattori lineari di riduzione del 2,2%, ed il rafforzamento delle leve di mercato. Si prevede, ad esempio, che:
- la percentuale di assegnazione gratuita delle quote per i settori non esposti al “carbon leakege” diretto sia pari al 30%, con graduale riduzione fino alla eliminazione a partire dal 2026;
- la percentuale di quote da mettere all’asta aumenti fino al 57% (attualmente il 50%),
- sia raddoppiata la dote delle quote da immettere nella riserva stabilizzatrice del mercato e che siano cancellate le quote presenti nella riserva al di sopra del numero di quote messe all’asta nell’anno precedente (dal 2023)
Le informazioni generali sul funzionamento del sistema EU ETS e sugli obblighi per gli impianti stazionari soggetti sono trattati alle pagine dedicate del Ministero dell’ambiente o nell’articolo AMB Studio.
Cosa può fare AMB Studio?
I nostri consulenti possono sopportare il gestore dell’impianto stazionario soggetto all’ETS mediante:
- predisposizione / aggiornamento dell’autorizzazione dell’impianto;
- predisposizione / aggiornamento del Piano di monitoraggio secondo il Regolamento (UE) 601/2012 e delle relative procedure di monitoraggio;
- predisposizione dei Piani di miglioramento ai sensi dell’art. 69 del Regolamento (UE) 601/2012;
- attivazione del conto sul Registro e supporto alla compilazione della documentazione;
- monitoraggio e predisposizione della comunicazione annuale sulle emissioni di CO2;
- verifiche ispettive per la verifica del rispetto delle metodologie di contabilizzazione previste dal Piano di Monitoraggio;
- gap-analysis sul limite massimo (cap) delle emissioni previste per l’impianto;
- supporto nelle verifiche di terza parte del Verificatore ambientale;
- scambio di quote;
- comunicazione istituzionale e aggiornamento normativo.
Per ogni specifica richiesta di chiarimento è possibile scrivere a info@ambstudio.net o collegarti alla pagina dei contatti .